Affiniare il tatto giocando con le stoffe

Cosa serve: 6-8 ritagli di stoffe diverse (di cui 2 uguali per ogni tipo di tessuto), un cestino o una scatola, una benda.
Dopo i primi esercizi con materiali lisci e ruvidi, è possibile passare all’esperienza tattile con le stoffe che allarga le possibilità del bimbo di valutare, classificare e abbinare qualità diverse (nel suo libro La scoperta del bambino, la studiosa parla di tessuti come cotone, lino, velluto, lana, seta).
Occorre preparare due quadrati o rettangoli da ogni tessuto (Montessori li chiama ‘serie’ o ‘collezioni’), in modo che ci siano due pezzi di stoffa uguali da riporre nel cestino.
Con gli occhi bendati o semplicemente chiusi (se non gradisce la benda), il bimbo può pescare dal cestino e, toccandoli, riconoscere i pezzi di stoffa uguale disponendoli con un po’ di aiuto davanti a lui.
Potete presentare voi l’esercizio, provando per primi a tastare le stoffe mettendole in fila in base alle coppie o dal più ruvido al più liscio chiedendo poi al piccolo di rifarlo.
Secondo l’approccio Montessori, è bene cominciare con l’esperienza più semplice aumentando la difficoltà in modo graduale.
In ogni caso, la tecnica di base, per confrontare, classificare e abbinare è la stessa (mescolare e poi separare toccando) e richiede di procedere in modo ordinato. È importante, per esempio, lavorare sempre da sinistra a destra (disponendo in fila i materiali e guidando la mano del bimbo a toccarli) perché prepara al senso della lettura