Metodo Montessori

Abbiamo scelto di diventare una Scuola ispirata ai principi montessoriani  per diversi motivi, primo tra tutti condividiamo un principio fondamentale: porre al centro di ogni scelta i bambini, tutelare le loro manifestazioni spontanee perché solo se lasciati liberi di esprimersi, i piccoli rivelano se stessi.
Il primo elemento essenziale è sicuramente l’Ambiente…  “bisogna offrire ai bambini un ambiente dove tutte le cose siano costruite secondo le sue proporzioni …e lì lasciarlo vivere”.
L’ambiente è pensato e creato per rendere agevole al bambino la naturale libertà di scelta. La scuola deve essere pensata ed organizzata in modo da suscitare interesse nei bambini, che soddisfi il loro desiderio di scoperta ed esplorazione e, per il principio dell’autoeducazione, permetta al bambino di poter scegliere cosa fare , quando farlo e per quanto tempo farlo.
Un bambino che lavora …vuole far da sé..desidera raggiungere uno scopo intelligente..”con ciò deve non soltanto funzionare da uomo…ma deve Costruire l’Uomo…questa è la tendenza prepotente della sua natura,la  sua missione…”
Il ruolo dell’adulto, che non deve mai imporsi o sostituirsi al bambino diventa proprio un ruolo di mediazione tra il bambino e l’ambiente educativo, la sfida è proprio quella di cercare le giuste modalità propositive.
Nulla è organizzato per scandire e strutturare il tempo dei bambini ma ogni cosa è pensata leggendo i loro bisogni, le loro tacite richieste. In tal senso lavora l’osservazione partecipata delle educatrici che, leggendo dietro le azioni dei bambini, adattano lo spazio nel tempo.
Alcuni genitori sono prevenuti verso questo modo di lavorare, perché “per sentito dire” credono che dietro questo pensiero si nasconda un’assenza di regole e di disciplina.
Ma non è assolutamente così; al contrario:
Uno dei primi compiti dell’educatore è far comprendere ai bambini  che la loro libertà deve avere come limite l’interesse collettivo e come forma ciò che noi chiamiamo educazione delle maniere e degli atti.
Dobbiamo quindi impedire al fanciullo tutto quanto può offendere o nuocere a sé e agli altri o quanto ha significato di atto indecoroso  o sgarbato.